Lo zafferano è una spezia pregiatissima e antichissima, originaria del Medio Oriente, ottenuta dall'essicazione degli stimmi di un fiore, il “crocus sativus”, appartenente alla famiglia delle iridiacee. 
La sua produzione è il frutto di una processo completamente manuale, dall'impianto dei crochi fino alla raccolta dei fiori, al recupero degli stimmi e alla loro essiccazione, che è rimasto immutato e uguale esattamente al processo che avveniva più di mille anni fa.

Lo zafferano si sta rivelando una spezia molto versatile, utilizzabile in molti patti sia di carne che di pesce che vegetariani e capace di inserirsi anche nella gastronomia più tradizionale, come tocco finale per avvalorare il gusto dei nostri piatti tipici locali, dove ancora non se ne era sperimentato l'uso.
Il colore giallo-senape e l'aroma stuzzicante, insieme al sapore unico, leggermente dolciastro, che conferisce ai piatti e agli ingredienti a cui viene abbinato, ne fanno una spezia particolarissima, fortemente caratterizzante.

L'uso di questa spezia in cucina, tuttavia, è l'ultimo che è stato sperimentato ed è relativamente recente, rispetto ai differenti usi che ne sono stati fatti nel corso dei secoli.
Dando uno sguardo alla storia, appare chiaro che, in passato, lo zafferano fu ricercato principalmente per i suoi poteri magici di guarigione di un'intera gamma di malanni.
In nazioni diverse si hanno testimonianze dell'uso dello zafferano nella medicina tradizionale, poiché ha la proprietà di calmare e curare semplici malesseri, come anche disturbi seri di neonati, bambini, adolescenti, adulti e perfino anziani. 

Fu usato per la prima volta in cucina solo nel 1300 in Italia, mentre le prime tracce di zafferano sono state rinvenute già 50.000 anni fa, quando si suppone venisse usato come colorante in alcuni graffiti rinvenuti in Iraq, e successivamente, tra le civiltà del Medio Oriente, come i Sumeri o i Persiani, quando veniva utilizzato per scopi curativi o cosmetici.

La versatilità di questa spezia è capace di renderla quindi un aroma inconfondibile nella gastronomia, così come nella profumeria, ma anche un ingrediente cosmetico preziosissimo, per le sue proprietà antiossidanti, e curativo, per le sue proprietà antidepressive, antistress e afrodisiache.